Passare al contenuto principale

Pubblicato il 14 agosto 2025

La Carta in breve

Dal 2016 la Confederazione, i Cantoni e i Comuni possono firmare la Carta per la parità salariale e affermare così il loro impegno a favore della parità professionale. Le organizzazioni del settore parastatale vi possono aderire dal 2019. Nel 2022 il Consiglio federale ha adottato una strategia con 18 misure volte a rafforzare l'impatto di questo documento.

La Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le imprese parastatali svolgono un ruolo esemplare nella lotta contro ogni forma di discriminazione. Firmando la Carta, esprimono la loro ferma intenzione di garantire la parità salariale in qualità di datori di lavoro, committenti pubblici o enti che erogano sussidi. L’adesione alla Carta è facoltativa e questo impegno comune è un segnale importante per tutte le imprese pubbliche e private.

Che cosa contiene la Carta per la parità salariale?

I soggetti firmatari della Carta per la parità salariale si impegnano ad attuare i seguenti principi:

  • sensibilizzare alla legge federale sulla parità dei sessi (LPar) le proprie le collaboratrici e i collaboratori implicati nel processo di fissazione degli stipendi e di valutazione delle funzioni, di reclutamento, formazione e avanzamento del personale;
  • procedere, nella pubblica amministrazione, a una verifica regolare della parità salariale per mezzo di uno standard riconosciuto;
  • incoraggiare gli enti parastatali a effettuare verifiche regolari della parità salariale per mezzo di uno standard riconosciuto;
  • far rispettare, nel quadro degli acquisti pubblici e/o dei sussidi e nell’ambito degli acquisti, la parità salariale introducendo dei meccanismi di controllo;
  • informare sui risultati concreti di questo impegno, segnatamente partecipando al monitoraggio effettuato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU).

Per agevolare i firmatari nella concretizzazione del loro impegno, l’UFU mette a disposizione informazioni, strumenti e possibilità di aggiornamento sul tema della parità salariale.

Sviluppo della Carta per la parità salariale

  • Nel 2016 il consigliere federale Alain Berset vara la Carta per la parità salariale nel settore pubblico, con l’ambizioso obiettivo di riunire Confederazione, Cantoni e Comuni nella lotta contro le disparità salariali.
  • Nel 2018 la Carta per la parità salariale nel settore pubblico è insignita, insieme al tool di analisi della parità salariale Logib dell’UFU, del premio delle Nazioni Unite per il servizio pubblico «United Nations Public Service Award». Il riconoscimento, che premia i contributi delle amministrazioni pubbliche alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, è assegnato alla Svizzera per il suo impegno a favore della parità salariale. Conferito a cadenza annuale, il premio mira a valorizzare le iniziative creative e innovative degli enti del servizio pubblico.
  • Nel 2019 l’adesione alla Carta viene aperta anche alle imprese parastatali. Da allora, il numero dei firmatari aumenta ogni anno.
  • Nel 2022, in adempimento di un postulato della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N), il Consiglio federale adotta una strategia per rafforzare la Carta che si articola in 18 misure volte a promuovere l’adesione del settore pubblico al documento, facilitare lo scambio di esperienze tra i firmatari e garantire il monitoraggio dei progressi concreti in materia di parità.
  • Nel 2024 viene istituito il comitato della Carta ed effettuato un monitoraggio dei progressi compiuti dai firmatari. Il tema della parità salariale, obiettivo primario della Carta, viene esteso alla parità professionale in generale, al fine di incoraggiare il settore pubblico ad affrontare le cause delle disparità salariali.

Strategia di rafforzamento

Le 18 misure della strategia di rafforzamento mirano a dare nuovo slancio alla Carta, incoraggiare la partecipazione del settore pubblico, facilitare lo scambio di esperienze tra i firmatari e garantire il monitoraggio dei progressi concreti in materia di parità.

Comitato e priorità

Monitoraggio della Carta per la parità salariale

Chi può firmare la Carta per la parità salariale e come?

La Carta può essere firmata dalle autorità di tutti i livelli instituzionali e dalle imprese parastatali, che in tal modo rafforzano il proprio impegno a favore della parità professionale e lo rendono noto al proprio personale e al grande pubblico.

Le autorità e le organizzazioni che desiderano firmare la Carta per la parità salariale possono scaricarla qui:

La Carta firmata deve essere rispedita all’UFU per e-mail o per posta.

Avete domande sulla Carta?

Dr. Oliver Schröter
Economista
T +41 58 462 75 54
oliver.schroeter@ebg.admin.ch