Comitato e priorità
Nel 2024 la Carta per la parità salariale è stata dotata di un comitato composto da rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, dei Comuni e delle aziende parastatali. Questo organo ha il mandato di coordinare le misure e garantire lo scambio di informazioni.
Sulla base dei risultati del monitoraggio 2024, il comitato della Carta ha definito tre ambiti prioritari per i prossimi anninei quali i firmatari sono incoraggiati a rafforzare il loro impegno e le loro attività.
1. Sensibilizzare alla parità professionale a tutti i livelli gerarchici
Un elemento fondamentale della Carta è la sensibilizzazione, a tutti i livelli gerarchici, delle collaboratrici e dei collaboratori implicati nel processo di fissazione degli stipendi e di valutazione delle funzioni, così come in quello di reclutamento, formazione e avanzamento del personale . Si tratta in particolare di far conoscere la legge federale sulla parità dei sessi (LPar), gli stereotipi e i pregiudizi da cui possono scaturire discriminazioni, nonché le sfide legate alla conciliabilità tra vita professionale e vita privata al fine di promuovere una cultura aziendale inclusiva.
2. Raccogliere regolarmente informazioni sulla parità salariale e su altri temi legati alla parità professionale.
Il monitoraggio ha evidenziato che, nonostante l’attuazionedi numerose misure e progetti da parte delle amministrazioni e delle organizzazioni firmatarie, spesso mancano indicatori o statistiche che consentano di seguire l’evoluzione dei fattori legati al progresso verso la parità e al successo delle misure. Per garantire l’efficacia delle misure o individuare potenziali problemi, è importante raccogliere dati di genere tra il proprio personale.
3. Affrontare il problema della sottoccupazione femminile
In Svizzera, quasi il 70 per cento delle persone sottoccupate (persone con un’attività lavorativa a tempo parziale che desiderano aumentare il loro tasso di occupazione e sono disponibili a farlo a breve termine) sono donne (UST, 2024). Ciò ha ripercussioni non trascurabili sui loro salari, sulle loro rendite, sulla loro previdenza sociale e, in ultima analisi, sulla loro autonomia economica. La difficoltà di conciliare vita professionale e vita privata contribuisce a questo fenomeno; circa 1 donna con figli su 10 è in una situazione di sottoccupazione (UST, 2024). In un periodo di carenza di personale qualificato, è ancora più importante consentire alle donne che lo desiderano di aumentare il loro tasso di occupazione.
Membri
Comunicato stampa : Un nuovo comitato per rafforzare l’uguaglianza professionale nel settore pubblico
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Dr. Oliver Schröter
Economista
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