Chi molesta o umilia con parole, gesti o atti una donna o un uomo sul posto di lavoro commette una violazione del diritto vigente.
La legge sulla parità dei sessi vieta le molestie sessuali sul posto di lavoro, intese nelle loro molteplici forme:
- mostrare, esporre, mettere a disposizione e inviare materiale pornografico (anche per via elettronica);
- osservazioni allusive e «barzellette» sessiste;
- contatti fisici molesti e palpeggiamenti;
- approcci e pressioni per ottenere favori di natura sessuale, spesso abbinati alla promessa di vantaggi e/o alla minaccia di svantaggi.
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