Parità di genere in tutti gli ambiti della vita
L'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU) promuove la parità dei sessi. I suoi obiettivi principali sono la parità sul posto di lavoro e l'eliminazione della violenza contro le donne e della violenza domestica. L'UFU è anche responsabile del coordinamento della Strategia Parità 2030, la prima strategia nazionale per la parità in tutti gli ambiti della vita.
Comunicati stampa
Rafforzare la parità di genere: incontro tra Confederazione e Cantoni
<strong></strong>Il primo incontro a livello esecutivo tra Confederazione e Cantoni sulla parità di genere ha avuto luogo oggi a Berna. Su iniziativa della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, le consigliere e i consiglieri di Stato responsabili dell’uguaglianza di genere si sono riuniti per rafforzare la loro collaborazione e riaffermare l’impegno politico per una società inclusiva e paritaria. Tra i temi prioritari vi era anche la prevenzione della violenza di genere.<strong></strong>
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider a New York per la Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne
Il 10 marzo 2025 si apre a New York la 69esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne (CSW). Questa edizione riveste un’importanza particolare perché segna il trentesimo anniversario della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino, il piano internazionale fino a oggi più completo per rafforzare la parità di genere e i diritti delle donne e delle ragazze. La delegazione svizzera sarà guidata dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, ministra responsabile della parità.
Le armi da fuoco giocano un ruolo centrale negli omicidi in ambito domestico
Uno studio commissionato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) analizza gli omicidi commessi in ambito domestico con armi da fuoco. Il Consiglio federale è stato informato dei risultati in occasione della seduta del 26 febbraio 2025. L’indagine mostra che a commetterli sono quasi esclusivamente uomini, per lo più svizzeri di età superiore ai 60 anni. A essere particolarmente a rischio sono le donne svizzere della stessa fascia d’età. Lo studio mostra inoltre che spesso mancano informazioni circa la legalità e la provenienza delle armi da fuoco.