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Comunicato stampaPubblicato il 12 dicembre 2025

Valutazione intermedia della Strategia Parità 2030: i progressi sono visibili, ma la necessità d’intervento permane

Berna, 12.12.2025 — La valutazione intermedia della Strategia Parità 2030 mette in luce i progressi compiuti nella parità di genere in Svizzera, ma evidenzia anche che gli obiettivi strategici non sono ancora stati raggiunti. Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto nella sua seduta del 12 dicembre 2025. In linea con quanto emerso dalla valutazione intermedia, ha incaricato l’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) di integrare, entro la fine del 2026, le misure prioritarie previste per il periodo 2027–2030 e raccomandato di coinvolgere in questo compito attori interni ed esterni alla pubblica amministrazione.

Nel 2021, il Consiglio federale ha adottato la prima strategia nazionale di promozione della parità di genere (Strategia Parità 2030), che si articola in quattro campi d’azione, ciascuno dei quali corredato di obiettivi strategici: promozione della vita professionale e pubblica; migliore conciliabilità tra lavoro e famiglia; prevenzione della violenza di genere e lotta contro la discriminazione. La strategia è integrata da un piano d’azione regolarmente aggiornato, che comprende misure di Confederazione, Cantoni e Comuni. Dal giugno del 2023 vi rientrano anche le misure del piano d’azione nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul.

La valutazione intermedia, condotta dalla società PrivatePublicConsulting in collaborazione con la Scuola universitaria di Lucerna, rileva che i quattro campi d’azione coprono ambiti chiave e che gli obiettivi definiti sono pertinenti. Evidenzia che in diversi campi d’azione sono stati registrati sviluppi positivi, soprattutto nella promozione della parità nella vita professionale e pubblica. Nel complesso, gli obiettivi strategici non sono però ancora raggiunti. Tra le ragioni addotte vi sono la carenza di risorse finanziarie e umane per l’attuazione delle misure, ma anche un insufficiente riconoscimento dell’importanza del tema, in particolare da parte della politica e dell’economia. La valutazione intermedia identifica lacune tematiche e, di conseguenza, ulteriori necessità di intervento nei settori intersezionalità, lavoro di cura, questioni LGBTQI+ e gruppo target degli uomini.

Effetti positivi sulla politica in materia di parità di genere

Un sondaggio condotto tra servizi federali, Cantoni, Comuni ed enti specializzati esterni mostra che, nonostante le sfide che permangono, per la maggioranza delle persone consultate la strategia produce un importante valore aggiunto. Concorre, in particolare, a legittimare le misure, a rafforzare la rilevanza delle questioni di parità di genere e a rendere visibili le attività.

Nel suo rapporto, il team incaricato della valutazione formula una serie di raccomandazioni, tra cui rientrano, in particolare, la definizione di nuove misure, come pure l’affinamento e l’integrazione degli indicatori di misurazione dell’efficacia. Occorre inoltre sfruttare la seconda parte del periodo di attuazione per fornire impulsi mirati, motivare gli attori e potenziare l’accompagnamento, da parte dell’UFU, nella messa in atto della strategia.

Misure prioritarie integrative entro la fine del 2026

Il Consiglio federale ha preso atto della valutazione intermedia nella sua seduta del 12 dicembre 2025. Ha incaricato l’UFU, in collaborazione con altri uffici federali, di elaborare nuove misure prioritarie integrative a livello federale per il periodo 2027–2030 e di sottoporgli eventuali ulteriori adeguamenti della Strategia Parità 2030 entro la fine del 2026. Oltre ad attori interni alla pubblica amministrazione, andranno coinvolti anche i Cantoni, i Comuni e organizzazioni della società civile.

Maggiori informazioni:

Valutazione intermedia della Strategia Parità 2030 e del relativo piano d’azione – Rapporto finale – Compendio e Sintesi

Valutazione intermedia della Strategia Parità 2030_ Rapporto finale Compendio e Sintesi