Le ragioni delle disparità salariali tra donne e uomini
In Svizzera le donne guadagnano significativamente meno degli uomini e la differenza si spiega solo in parte con fattori oggettivi. I salari più bassi determinano una minore autonomia economica delle donne e perdite a livello di previdenza per la vecchiaia.
In media le donne guadagnano mensilmente 1364 franchi o il 16.2 per cento in meno degli uomini (calcolo sul valore medio). Il divario retributivo aumenta nel corso della vita: al momento dell’ingresso nel mercato del lavoro è minimo, ma continua a crescere fino a raggiungere il picco prima del pensionamento.
Altre cifre – Statistiche dell’UST
La Confederazione si impegna a più livelli a favore della parità salariale
Disparità salariali spiegabili e non spiegabili
Il 51.8 per cento dei 1364 franchi di scarto salariale può essere spiegato: si tratta, infatti, di una disparità riconducibile a fattori come il tipo di occupazione, il settore, l’istruzione o la posizione professionale. La restante differenza di 657 franchi costituisce la parte di disparità salariale non spiegabile, che nel settore pubblico e privato ammonta rispettivamente a 623 e a 653 franchi al mese.

La parte non spiegabile di disparità salariale può costituire una discriminazione salariale di genere.
Si tratta di una discriminazione salariale se donne e uomini sono pagati in modo diverso per un lavoro di uguale valore. Le attività lavorative sono considerate di uguale valore se la portata dei loro requisiti e carichi è comparabile. Il concetto di «uguale valore» non è limitato alle mansioni simili, ma può riferirsi anche a professioni completamente diverse.
Quali sono le conseguenze delle disparità salariali?
Il divario retributivo ha varie conseguenze negative, sia a livello individuale sia sul piano economico.
- Percepire lo stesso salario per un lavoro di uguale valore è un presupposto fondamentale per consentire alle donne di (ri)entrare e rimanere nel mercato del lavoro. Se poche donne svolgono un’attività lavorativa, il mercato del lavoro potrà disporre di meno personale specializzato e, contestualmente, lo Stato sarà penalizzato dalla perdita di entrate fiscali e contributi sociali.
- I salari più bassi aggravano la condizione reddituale delle famiglie che registrano una significativa riduzione del proprio reddito proprio dopo la nascita dei figli. La discriminazione salariale peggiora ulteriormente la situazione finanziaria.
- I salari più bassi determinano una situazione meno favorevole a livello di previdenza per la vecchiaia per le donne, che percepiscono pensioni inferiori. Per contro ciò comporta maggiori costi in termini di aiuti finanziari che lo Stato è costretto a erogare.
- Il mancato rispetto della parità salariale può nuocere alla reputazione delle aziende e causare difficoltà nel reclutamento di personale qualificato.
Nel 2022 la Confederazione ha misurato per la prima volta il cosiddetto gender overall earnings gap (GOEG), ovvero il divario di genere a livello di reddito complessivo cumulato nel corso di tutta la vita lavorativa attiva. Come base di calcolo si è partiti dal reddito lordo da lavoro su base oraria, dal tempo di lavoro mensile in ore e dalla partecipazione alla vita professionale. Il parametro GOEG indica quanto denaro in meno hanno a disposizione in media le donne per vivere in Svizzera. In Svizzera la differenza è del 43,2 per cento. Questo valore piuttosto elevato nel confronto internazionale è dovuto principalmente al fatto che nella maggior parte dei casi le donne si occupano dei figli e che pertanto il tasso di occupazione a tempo parziale è molto alto. A questa situazione concorrono però anche altri fattori come la discriminazione salariale.
Quali sono le cause delle disparità salariali?
Alla base delle disparità salariali vi sono diversi motivi, tra cui il minore riconoscimento di settori o attività professionali considerati «tipicamente femminili», i pregiudizi nei confronti delle donne, in particolare delle madri, e la suddivisione dei ruoli all’interno della famiglia.
- Il settore: ancora oggi le donne sono spesso occupate in settori economici con remunerazioni più basse rispetto alle tipiche professioni maschili, soprattutto nel campo della sanità, dell’assistenza sociale e del commercio al dettaglio.
- Il lavoro a tempo parziale: il salario medio dipende anche dal grado di occupazione: più questo è ridotto, minore sarà la retribuzione (calcolata sulla base di un posto di lavoro a tempo pieno). Soltanto il 46 per cento delle donne lavora con un grado di occupazione pari o superiore al 90 per cento, mentre l’86 per cento degli uomini è occupato a tempo pieno. Le donne continuano a farsi carico di una parte consistente delle attività di assistenza e cura della famiglia e dei figli, il che le costringe spesso a diminuire il grado di occupazione e a interrompere l’attività lavorativa. La riduzione del grado di occupazione non è sempre volontaria e per esempio in Svizzera la maggior parte delle persone sottoccupate è costituita da donne. La minore esperienza lavorativa effettiva che ne deriva può compromettere l’accesso a corsi di formazione continua, a promozioni o a mansioni più impegnative, portando di conseguenza a percepire salari più bassi.
- La posizione professionale: la probabilità di ricoprire una posizione di quadro è nettamente inferiore per le donne rispetto agli uomini. Di conseguenza, queste ultime percepiscono un salario medio sensibilmente più basso, oltre a beneficiare meno spesso di pagamenti straordinari, come bonus e simili.
- Gli stereotipi: vari studi internazionali dimostrano che le donne subiscono perdite salariali ancora maggiori non appena diventano madri (malus della maternità), mentre per la maggior parte dei padri la paternità implica un aumento retributivo (bonus della paternità).
Situazione giuridica
Domande e risposte sulla revisione della legge sulla parità dei sessi (LPar) presso l’Ufficio federale di giustizia
Pubblicazioni
Documento di discussione sul potenziale discriminatorio di singoli fattori esplicativi per il rilevamento statistico della parità salariale tra donna e uomo dal punto di vista giuridico
Documento di discussione
Il settore pubblico verso la parità salariale - Attuazione della Carta per la parità salariale: alcuni esempi dei Cantoni, dei Comuni e delle aziende parastatali
Rapporto
Analytische Arbeitsbewertung: Eine zuverlässige, geschlechtsneutrale Grundlage zur Festsetzung von Funktionslöhnen
Disponibile solo in tedesco e francese
