Il 1°aprile 2018, in Svizzera è entrata in vigore la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (STCE n. 210; Convenzione di Istanbul), il trattato internazionale più completo che si prefigge di combattere questo tipo di violazione dei diritti umani puntando sulla prevenzione della violenza, la protezione delle vittime, il perseguimento penale e un approccio globale e coordinato (politiques intégrées). La pubblicazione fornisce una breve panoramica della Convenzione e illustra i compiti e le misure che la Confederazione ha già intrapreso per la sua attuazione.

Attuazione della Convenzione di Istanbul a livello federale
L’ambito Violenza dell’UFU è stato designato quale organismo nazionale ufficiale responsabile del coordinamento dell’attuazione, del monitoraggio e della valutazione delle politiche e delle misure destinate a prevenire e contrastare ogni forma di violenza oggetto della Convenzione di Istanbul. Tale ambito coordina le varie misure a livello federale nel quadro del gruppo di lavoro interdipartimentale appositamente istituito. Inoltre, l’UFU riferisce al Consiglio d’Europa e assicura il coordinamento a livello internazionale.
Disponibile il Piano d'azione nazionale
Nella sua seduta del 22 giugno 2022, il Consiglio federale ha adottato il piano d’azione nazionale 2022-2026 per l’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). Il piano d’azione è focalizzato su tre temi principali: informazione e sensibilizzazione della popolazione, formazione di base e continua di specialisti e volontari, nonché prevenzione e lotta contro la violenza sessuale e sessista.
Piano d'azione 2022–2026 (sintesi) (PDF, 415 kB, 05.07.2022)
La ratifica della Convenzione di Istanbul da parte della Svizzera
L’elaborazione della Convenzione di Istanbul è stata preceduta da alcuni anni di intenso lavoro da parte del Consiglio d’Europa. Il testo è stato negoziato dal gruppo di lavoro CAHVIO (Comité ad hoc pour prévenir et combattre la violence à l'égard des femmes et la violence domestique), nel quale era rappresentata anche la Svizzera. Approvato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011, questo primo trattato internazionale volto a prevenire e lottare contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica è stato aperto alla firma l’11 maggio 2011. La Svizzera lo ha sottoscritto l’11 settembre 2013. Dal 7 ottobre 2015 al 29 gennaio 2016, Cantoni, partiti e organizzazioni interessate hanno potuto esprimersi al riguardo nel quadro dell’apposita consultazione. La stragrande maggioranza degli 84 pareri pervenuti era favorevole all’adesione della Svizzera al trattato in questione. Il 16 giugno 2017, le Camere federali ne hanno votato la ratifica. Decorso infruttuosamente il termine di referendum, il 1°aprile 2018 la Convenzione di Istanbul è entrata in vigore in Svizzera. Secondo il messaggio del 2°dicembre 2016 del Consiglio federale concernente l’approvazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), con le basi legali di cui dispone e le misure messe in atto da Confederazione, Cantoni e Comuni, nel complesso, la Svizzera adempie i requisiti della Convenzione. Resta soltanto da approfondire la questione se ed eventualmente in quale misura ampliare l’attuale offerta di servizi di consulenza telefonica.
Al momento della ratifica, la Svizzera ha formulato quattro riserve circa l’articolo 44 capoverso 1 lettera e (giurisdizione per persone aventi la propria residenza abituale sul territorio svizzero), l’articolo 44 capoverso 3 (giurisdizione per determinati reati commessi all’estero), l’articolo 55 (procedimenti ex parte e d’ufficio) e l’articolo 59 (status di residente di persone migranti vittime di violenza). Tali riserve sono valide per un periodo di cinque anni. Tre mesi prima della data di scadenza di una riserva, la Svizzera deve comunicare al Consiglio d’Europa se intende mantenerla, modificarla o ritirarla.
Meccanismo di vigilanza
Per verificare il rispetto delle sue disposizioni, la Convenzione di Istanbul dispone di un meccanismo di vigilanza basato su due pilastri: il Gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica GREVIO (Groupe d'experts sur la lutte contre la violence à l'égard des femmes et la violence domestique) e il Comitato delle Parti (Comité des Parties), un organo politico composto da rappresentanti ufficiali delle Parti alla Convenzione. Composto da 15 membri, GREVIO è incaricato di vigilare sull’attuazione della Convenzione da parte delle Parti e a tale scopo può formulare raccomandazioni di carattere generale. Il Comitato delle Parti elegge i membri di GREVIO e sulla base dei rapporti e delle conclusioni di quest’ultimo può emanare raccomandazioni destinate alle Parti.
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